
SCARPAZZONIAMO NEL PARCO LUGLIO AGOSTO 2020
Questa rassegna gastronomica abbraccia tutta l’estate e non ha pari in appennino; non si vedeva da anni da quando con Buon Appennino erano riuniti eventi che valorizzavano i nostri cibi e le nostre tradizioni dei quali uno dei protagonisti era appunto lo scarpazzone con la sua festa.
Carpineti si conferma così LA PICCOLA CAPITALE GASTRONOMICA DELL’APPENNINO REGGIANO.
Una rassegna che da un lato valorizza e recupera la tradizione gastronomica dei luoghi, cioè non si allontana dal gusto delle cose buone e semplici che le nostre case e le nostre razdore hanno coltivato nella quotidianità senza mai ostentarla (lo scarpazzone, il savurett, i casagai, i cappelletti,..); dall’altro guarda al futuro cioè alle giovani generazioni e mette in campo dei laboratori in cui fra narrazioni ed esperienza possono imparare cose nuove sulla nostra terra, i genitori che scoprono segreti sui cibi conosciuti e i bambini che imparano a riconoscere dei gusti nuovi con una educazione al gusto.
Però questa rassegna si guarda anche intorno in una visione allargata e non tralascia per esempio la pizza, le carni che sono un argomento nuovo che ci riconduce a quella cultura dei campi fino ai tempi di Matilde di Canossa
Noi crediamo che una parte importante sia lasciata alla narrazione a cura di Clementina Santi e per questo avremo esperti di livello nazionale quali:
Maurzio Sentieri autore di diversi libri di storia e antropologia dell’alimentazione fra i quali “l’Orto ritrovato” e il recentissimo “Cibum Nostrum, mito e rovina della dieta mediterranea “, nutrizionista riconosciuto che ha lavorato per il Ministero della pubblica istruzione, Ermanio Beretti autore di un progetto sul recupero dei frutti antichi, Enrico Bussi professore e perito agronomo specializzato negli allevamenti dell’Appennino; Fulvia Salvarani presidente associazione del cappelletto reggiano che ha pubblicato il disciplinare sul cappelletto reggiano. Conduttore degli eventi Adriano Arati
Affiancati a loro chi produce dalla terra a chi utilizza gli alimenti per creare cibi.
Non è di poco conto che in tempi di post covid e di bisogno di spazi salubri, verdi e liberi tutto questi eventi si collocano nel parco Matilde di Carpineti al centro del paese, che porta il nome di questa contessa che nove secoli fa ha riconosciuto il valore dei campi e di chi li lavorava.
Questa rassegna raccoglie e dimostra che in questo lembo di appennino non abbiamo mai trascurato la storia dei cibi e ora la ritroviamo qui affidata ai produttori che hanno capito che è bello non solo produrre cibo ma anche raccontarlo.
Info 3356655624 – info@carpinetidavivere.it www.carpinetidavivere.it